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Tel: +39 380 781 0709

 

Anzi… Bello

C.A.SA. / Anzi… Bello

 “Anzi…Bello” progetto di inclusione sociale di persone con disabilità intellettiva attraverso l’attività di volontariato con anziani, in collaborazione con la Fondazione Div.ergo – Onlus

Abbiamo cominciato a fare volontariato nella R.S.A. “Simone Calabrese” di Santeramo in Colle (Bari) nell’ormai lontano 2013.  Negli anni tanti volti, tanti incontri ed esperienze si sono succedute. Oggi siamo un gruppo di 10 volontari che settimanalmente incontrano gli anziani ospiti della struttura nel tempo pomeridiano. Siamo un gruppo variegato per età, interessi ed attitudini. Proviamo ogni volta a mettere insieme le nostre abilità diverse per offrire un tempo bello e gioioso agli anziani.

Non sempre li troviamo di buon umore, ed è normale: sono fuori del loro contesto familiare, spesso sentono la solitudine, fanno i conti con la fatica del cambio delle abitudini, della malattia o del vedersi trasformati. Noi ci impegniamo, insieme, a coinvolgerli con le nostre attività, a costruire piano piano una relazione con ciascuno.

Un lavoro di équipe

La collaborazione è un ingrediente fondamentale del nostro progetto e per collaborare al meglio dobbiamo attrezzarci. Quattro dei volontari sono persone con disabilità intellettiva. L’obiettivo ambizioso è quello di costruire un gruppo paritario tra i volontari, collaborare e non sostituire, fare insieme e non dirigere. Sperimentiamo una modalità di riunione periodica che consente a tutti i membri dell’equipe di intervenire, di esprimere il proprio punto di vista, di fare proposte. L’incontro è organizzato in due momenti: la verifica delle attività svolte e la programmazione degli incontri successivi. Si propone il tema nuovo, si scelgono le attività da proporre, ci si divide in piccoli gruppi e si preparano le diverse esperienze, si prova e si fanno delle esercitazioni, a casa si continua la ricerca dei materiali.

Grandi classici

Parte una canzone d’altri tempi, la si canta insieme e il clima già cambia. La musica è uno straordinario attivatore dei ricordi: ci sono canzoni che hanno accompagnato la vita di tutti, conosciutissime. Così i cavalli di battaglia del nostro repertorio sono l’occasione per creare un contatto immediato, la sintonia che consente di avviare, e poi anche di chiudere, i nostri appuntamenti. E si sa, quando la musica emoziona ciascuno si esprime a modo proprio: c’è chi canta e ricorda tutte le parole, chi non può cantare, ma con il movimento partecipa, chi aggiunge il ballo al canto.

Piccoli gesti

Imparare i nomi, accompagnare spingendo una sedia a rotelle, incontrarsi stringendosi calorosamente la mano, salutarsi con una carezza sul viso, guardarsi negli occhi quando non ci si può scambiare parole, far sorridere: sono queste delicatezze che creano piano piano il clima di familiarità e la piacevolezza dello stare insieme. Sono anche quelle attenzioni di cui tutti siamo capaci e che possono abbattere tutte le “barriere”, quelle dell’età, della disabilità intellettiva, della malattia, del disagio.

Nella proposta di Anzi…bello il gioco è una dimensione curata con intenzionalità. Molti giochi sono pensati e costruiti appositamente da noi volontari che li conduciamo dopo un’attenta distribuzione dei compiti. Spesso, date le situazioni personali differenti degli anziani, li diversifichiamo in modo da consentire a tutti di partecipare. I giochi di società, di distensione, favoriscono le relazioni, sollecitano la memoria.

I giochi di abilità e di movimento sono molto apprezzati, creano un clima di divertente competizione e coinvolgono la maggior parte degli ospiti. Molto spesso le dinamiche del gioco offrono le occasioni perché gli anziani ospiti possano raccontare qualcosa di sé, un ricordo del passato, le emozioni che stanno vivendo, e consente a noi volontari di accostarci a loro più facilmente

Il gioco non è mai “solo” un gioco.

Protagonisti in città

Ogni persona adulta lavora, ha degli amici, ha delle relazioni varie, si prende cura di altri. Il volontariato con gli anziani è un’esperienza in cui i volontari possono essere a servizio di altri fragili. La continuatività con cui il progetto viene portato avanti e la costanza hanno consentito di renderlo nel tempo uno spazio di impegno attivo ed inclusivo riconoscibile nella città in cui abitiamo.